Glossario Monete Romane

Glossario per descrivere le parti e gli oggetti che vengono raffigurati sulle monete romane.

Articolo

Dizionario Monete Romane

Scritto il: 07/10/2012

Altare:	Superfice piana dove venivano compiuti sacrifici (semplici offerte o sacrifici di un essere vivente alla divinità).
Aquila Legionaria:	Era affissa su una lancia ed era il simbolo principale della regione Romana, normalmente l’aquila era in argento visto che questo metallo facilitava la visibilità da lontano.
Aspersorio:	Strumento in vari metalli terminante in una minuta palla traforata.
Bastone d’Augure:	Il bastone ricurvo serviva per delimitare gli spazi per osservare i simboli divini.
Biga:	Era una carro trainato da vari animali, normalmente da cavalli.
Caduceo:	Era una verga di Mercurio accompagnata da due serpenti attorcigliati e ali.
Campo:	E’ la parte della moneta priva di figurazioni e leggende.
Carpento:	Questo antico carro romano era formato da due ruote e veniva utilizzato per il trasporto di dame nobili.
Cippo:	Era un tronco di colonna o pilastro privo di capitello.
Congiario:	Distribuzione pubblica di alimenti o denaro.
Contorno:	E’ il spazio circolare che costituisce la moneta, può essere rigato o liscio oppure può recare leggende, segni o motivi ornamentali.
Cornucopia:	Questo corno rappresentava l’abbondanza, era pieno di fiori e frutta.
Cristogramma:	Monogramma cristiano costituito dalle lettere greche Chi e Rho.
Destra:	E’ il spazio tra il centro della moneta e la parte a destra della stessa dal punto di chi l’osserva.
Dritto:	E’ il lato della moneta dove vengono riprodotti l’effige o i simboli relativi all’autorità emittente.
Egida:	Era la corazza protettiva usata dagli dei (Zeus, Atena e altri) in battaglia.
Equestre:	Montato sul dorso di un cavallo.
Esergo:	E’ un piccolo spazio nel retro della moneta sotto l’emblema principale.
Faccia:	E’ tutta la superfice che costituisce il diritto e rovescio della moneta.
Galera o Galea:	Era una nave da guerra lunga e dal bordo molto basso.
Giro:	E’ il margine estremo del modulo di una moneta, a volte delimitato da una cornice entro cui normalmente vi è scritta la leggenda.
Jugate:	Teste affiancate, di profilo, solitamente dell’imperatore o dell’ imperatrice.
Labaro:	Era un’ insegna militare romana, ornamentata dal tempo di Costantino il grande con monogrammi cristiani.
Laureato:	Che porta in testa una corona di alloro.
Leggenda:	E’ il termine usato per indicare le iscrizioni poste sul davanti e il retro della moneta.
Lituo:	Era un bacchetta curva.
Modio:	Era la misura di grano o altra merce secca o solida, comprendente una terza parte di un’ anfora.
Officina:	Era un laboratori con zecca.
Palladio:	Era la raffigurazione di Pallade, Arena, venerata per essere la protettrice della casa e della città.
Parazonio:	Era la cintura dei tribuni nell’esercito.
Patera:	Era una tazza o un piatto usato nei sacrifici per raccogliere il sangue delle vittime e per libagioni.
Pileo:	Era un berretto di feltro usato dai romani nei giorni di festa e dagli schiavi affrancati come segno di libertà.
Quadruga:	Era un coccio trainato da quattro cavalli.
Radiato:	Cinto di raggi, simbolo del dio sole.
Rovescio:	Faccia opposta a quella ritenuta il dritto della moneta.
Scettro:	Questo bastone era simbolo di autorità sovrana, era di legno pregiato o di altro materiale prezioso e molto ornamentato.
Sedia Curule:	Sedia che apparteneva come insegna di identità ai magistrati romani maggiori.
Simpulo:	Vaso sacrificale a forma di mestolo.
Sinistra:	E’ il spazio tra il centro della moneta e la parte a sinistra della stessa dal punto di chi l’osserva.
Tessera:	Era una Tavola di bronzo squadrata contrassegnata da simboli rappresentati regali tipo denaro, olio, granoturco. Era un attributo alla personificazione della Liberalitas.
Tetrastilo:	Era un edificio composto da quattro, solitamente rappresentava un tempio. Il Distilo era formato da due, il Sistilo a sei, l’Ottastilo a otto mentre il Decastilo aveva dieci colonne.
Togato:	Era una figura che indossava una toga.
Triga:	Era un carro trainato da tre cavalli.
Tripode:	Era un sostegno a tre piedi poteva essere in bronzo, oro, argento, rame, terracotta.
Trofeo:	Erano le armi vinte e tolte al nemico e utilizzate per ricordare la vittoria.
Vessillo:	Stendardo della cavalleria romana, simbolo della suddivisione della legione.

scritto da: Luigi Vettorazzi